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Versalis. Cgil: stato di agitazione nazionale, manifestazione e sciopero Filctem contro chiusura chimica di base

Versalis. Cgil: stato di agitazione nazionale, manifestazione e sciopero Filctem contro chiusura chimica di base

27 Febbraio 2025

“La Cgil e le categorie interessate dalla vertenza Eni Versalis, Filctem, Fiom, Filt, Fillea e Filcams, hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione a livello nazionale e la programmazione di una manifestazione nazionale sotto il Mimit in occasione del prossimo incontro. Oltre a ciò, la Filctem nazionale ha deciso di proclamare otto ore di sciopero per tutti i lavoratori diretti impiegati negli stabilimenti coinvolti per il medesimo giorno. Le categorie titolari della rappresentanza dei lavoratori in appalto definiranno nei prossimi giorni le modalità specifiche delle mobilitazioni”. Ne dà notizia Pino Gesmundo, segretario confederale della Cgil, il giorno dopo l’incontro sindacale tenutosi a Roma, nel quale “l’atteggiamento arrogante tenuto da Eni, ha portato la delegazione Cgil ad abbandonare il tavolo, che è comunque proseguito”. 

Il dirigente sindacale spiega che “l’incontro è stato caratterizzato da minacce generiche alle organizzazioni sindacali, accusate di dichiarazioni false sull’occupazione, ovviamente mai smentite considerato che l’azienda non ha mai fornito dettagli sull’occupazione indiretta degli impianti in chiusura, e dalla decisione di procedere con il piano che prevede la chiusura dei cracking di Priolo e Brindisi. Come più volte abbiamo ribadito, tale chiusura comporterà un effetto a catena che determinerà lo smantellamento dell’intero petrolchimico di Brindisi e Priolo, in prospettiva, e ricadute che porteranno alla dismissione anche degli impianti di Ferrara, Ravenna e Mantova. Oltre alla chiusura di Ragusa già effettuata e l’impatto sull’indotto che, considerato il rapporto 1 a 3 rispetto ai diretti, rischia di coinvolgere il destino occupazionale di oltre 20.000 persone. Peraltro i lavoratori metalmeccanici, quelli dei trasporti, gli edili e i lavoratori dei servizi (pulizie, ristorazione e vigilanza) non sono stati affatto coinvolti nel percorso di confronto tra le Parti”. 

“Il tutto – prosegue – esponendo il sistema Paese, in un momento in cui il contesto geo politico determina frizioni preoccupanti tra i vari Stati, ad un’ulteriore dipendenza che comporterà una perdita aggiuntiva di competitività per l’80% delle imprese italiane. L’Europa ha bisogno di più industria e, come sostiene il vice commissario europeo con la delega all’industria Séjourné, ‘la chimica è l’industria delle industrie’. Il Governo e l’Eni non ascoltano e scelgono di chiudere, e l’unico soggetto a beneficiare di questa soluzione sarà l’Eni, che continuerà a staccare cedole sempre maggiori agli azionisti con ritorni significativi al management aziendale”. 

Per il segretario confederale della Cgil “in questo contesto appare del tutto incomprensibile l’atteggiamento dimesso e succube adottato dal Governo italiano, con il Ministro Urso che riesce a smentire lo stesso ‘Libro verde’ sulle politiche industriali predisposto dal suo Ministero e ad ignorare la discussione avviata in Ue sulle materie strategiche da produrre in Europa per evitare ricadute negative sulla manifattura del nostro continente, compreso l’etilene”. Inoltre “Palazzo Chigi, dopo 23 mesi consecutivi di calo della produzione industriale non commenta e non ritiene di dover intervenire, barricandosi dietro alla narrazione del tutto va bene siamo l’Italia dei record”. Gesmundo ribadisce che “con questa vertenza, in realtà, ci stiamo giocando un altro pezzo del Paese, sacrificando per l’ennesima volta gli interessi generali ai profitti di una singola impresa che si comporta come una multinazionale straniera pur, paradossalmente, con una partecipazione pubblica rilevante”. 

“Da domani – annuncia infine Gesmundo – saranno attivate assemblee dei lavoratori coinvolti, incontri pubblici con la cittadinanza, iniziative con le istituzioni locali per sensibilizzare tutti sulle gravi conseguenze che le scelte di Eni comporteranno al sistema Paese nel complesso e ai territori coinvolti in particolare. Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare compatti alla mobilitazione, a pretendere trasparenza sulle reali volontà di Eni, a chiedere garanzie sul loro futuro occupazionale, non limitandosi a credere a chi ripete che non ci sono problemi. Difendiamo il nostro futuro, difendiamo il lavoro, difendiamo gli interessi del nostro Paese. Il Governo – conclude – deve rispondere agli interessi generali e non piegarsi alla volontà di una singola azienda, peraltro partecipata, anche se potente ed economicamente determinante”.

fonte Filctem CGIL Nazionale

Comunicato stampa

Per saperne di più, leggi anche:

Presidio Eni per vertenza Versalis. Pronti allo sciopero di tutto il settore

Vertenza Versalis a Siracusa e Ragusa. No allo smantellamento della chimica di base

Vertenza Versalis. A Brindisi il secondo incontro pubblico della Cgil contro la decisione di chiudere la chimica di base

Vertenza Versalis. Prosegue la mobilitazione, a Ferrara l'iniziativa pubblica

Vertenza Eni Versalis. Non è transizione ma dismissione. La mobilitazione continua

Vertenza Eni-Versalis. 22.01.2025 Conferenza stampa Cgil | Filctem Cgil su crisi chimica di base

Vertenza Versalis, Sindacati: "Il Governo non deve avallare il piano di dismissioni di Eni"

Eni Versalis. Cgil e Filctem "Confermata la chiusura di Ragusa e Priolo, grave avallo del governo"

Versalis – Eni: Cgil e Filctem, Governo impedisca chiusura della chimica di base italiana

Vertenza Versalis: il 3 dicembre convocazione al MIMIT

Eni Versalis, il ruolo della chimica di base

 

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La Filctem incontra Gino Cecchettin

La Filctem incontra Gino Cecchettin

23 Febbraio 2025
Un papà, il dramma e la sua lotta per una cultura diversa,
fatta di rispetto e di libertà.

Una forza morale ineguagliabile.

Siamo Orgogliosi di proporre, a ridosso dell’8 marzo, un appuntamento per parlare al cuore delle persone.
… 
Altro...
— con Fondazione Giulia Cecchettin.
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Si fa presto a dire transizione

Si fa presto a dire transizione

23 Febbraio 2025

Il modo migliore per capire ciò che accade è approfondire.
Un momento di dialogo e confronto su un tema di grande attualità.

La conoscenza genera consapevolezza.
Vi aspettiamo il 28 febbraio

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Attivo Delegatə Chimico Farmaceutico

Attivo Delegatə Chimico Farmaceutico

30 Gennaio 2025
Fonchim e Faschim sono il risultato della contrattazione collettiva fra organizzazioni sindacali e imprese chimiche, farmaceutiche e del vetro la cui attività è particolarmente apprezzata dalle lavoratrici e dai lavoratori interessati come dimostra l’altissima percentuale di adesione negli anni.
Vi aspettiamo il 6 febbraio alle ore 10.00 con Massimiliano Spadari (Filctem Nazionale), per un'llustrazione del percorso e presentare il materiale prodotto per la campagna.
 
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Elezioni RSU in Pirelli Bicocca

Elezioni RSU in Pirelli Bicocca

21 Gennaio 2025

Avvio della Campagna RSU alla Pirelli Bicocca: Presentazione dei Delegati

La Filctem CGIL Milano è lieta di annunciare l'avvio della campagna per l'elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) presso la sede di Pirelli Bicocca. Questo importante appuntamento rappresenta un momento fondamentale per rafforzare la rappresentanza dei lavoratori e garantire la tutela dei diritti all'interno dell'azienda.
Pirelli,  con la sua storia centenaria nel panorama industriale del nostro Paese, continua a essere un punto di riferimento nel settore manifatturiero e la sede di Bicocca ne rappresenta il cuore pulsante. La presenza attiva delle RSU è essenziale per promuovere un dialogo costruttivo tra i lavoratori e la direzione aziendale, assicurando condizioni di lavoro dignitose e il rispetto dei contratti collettivi.

I nostri candidati al ruolo di delegato/a per le prossime elezioni, sono professionisti competenti e motivati, pronti a rappresentare al meglio le istanze dei colleghi. La loro esperienza e dedizione saranno fondamentali per affrontare le sfide future e contribuire al miglioramento continuo dell'ambiente lavorativo.

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici di Pirelli Bicocca a partecipare attivamente a questa campagna, informandosi sui candidati e esercitando il proprio diritto di voto, dando forza alla Filctem CGIL. La partecipazione di ciascuno è cruciale per costruire una rappresentanza sindacale incisiva e di valore.

 

Scopri chi sono i candidatə su Facebook e su Instagram

 

 

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Governo e Eni cancellano la chimica di base dall'Italia

Governo e Eni cancellano la chimica di base dall'Italia

19 Gennaio 2025

Governo e Eni cancellano la chimica di base dall'Italia, e condannano così l'industria del Paese al declino. Se ne discuterà mercoledì prossimo, 22 gennaio, nella conferenza stampa organizzata a Roma da Cgil nazionale e Filctem Cgil. L'appuntamento è alle ore 10 presso la sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio 131.

La scelta di Eni - Versalis di chiudere anche gli ultimi due impianti di cracking a Priolo e Brindisi, dopo quelli di Porto Torres, Gela e Porto Marghera, mette a rischio anche i siti di Ferrara, Mantova e Ravenna. Comporta quindi la perdita di migliaia di posti di lavoro e la distruzione di un pilastro strategico del nostro sistema industriale, poiché l'80% dei prodotti della chimica viene utilizzato da altri settori. Questo esporrà l’intero apparato industriale italiano ad una ulteriore dipendenza energetica e ad una diminuzione aggiuntiva della competitività a livello globale, contribuendo ad accelerare il declino già evidente dopo 22 mesi consecutivi di calo della produzione.

Ne parleranno il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo, il segretario generale della Filctem Cgil Marco Falcinelli, e il professore ordinario di Chimica industriale dell'Università di Bologna Francesco Basile. All’iniziativa saranno presenti lavoratrici e lavoratori coinvolti dalla crisi del settore e i parlamentari e i rappresentanti delle istituzioni locali che seguono la vertenza.

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Rinnovo ccnl Gas Acqua 2025-2027. 315 euro la richiesta economica complessiva dei sindacati per il triennio

Rinnovo ccnl Gas Acqua 2025-2027. 315 euro la richiesta economica complessiva dei sindacati per il triennio

19 Gennaio 2025

Ieri pomeriggio a Roma l’assemblea nazionale di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil del contratto nazionale di lavoro del settore Gas acqua ha varato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del ccnl, scaduto il 31 dicembre scorso.

Nel settore operano 45mila addetti in circa 600 aziende e la richiesta economica avanzata dalle tre organizzazioni sindacali è di 315 euro complessivi (TEC) sul parametro di riferimento per il triennio 2025-2027.

La piattaforma sarà immediatamente inviata alle associazioni datoriali di categoria Utilitalia, Proxigas, Assogas, Anfida per iniziare la trattativa di rinnovo il prima possibile.

“La recente intesa raggiunta sull’aggiornamento del sistema classificatorio accompagna questo rinnovo contrattuale con un clima favorevole, per un accordo complessivo che si dovrà raggiungere in tempi rapidi”. Così i segretari nazionali Filctem Cgil Ilvo Sorrentino e Femca Cisl Sebastiano Tripoli e Antonello Assogna, della segreteria nazionale Uiltec Uil.

“Chiediamo nella piattaforma la riduzione dell’orario di lavoro a 38 ore settimanali – continuano - per armonizzare i trattamenti nel settore e conciliare al meglio il rapporto vita lavoro”.

 “Per quanto riguarda gli appalti nel settore, riteniamo necessario un consolidamento delle attività interne ed una riduzione delle esternalizzazioni. Infine, sarà importante consegnare alle lavoratrici e ai lavoratori una risposta salariale adeguata e giusta, capace di recuperare il potere d’acquisto perso” hanno concluso Sorrentino, Tripoli, Assogna.

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Ccnl Energia e Petrolio: presentata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo 2025-2027

Ccnl Energia e Petrolio: presentata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo 2025-2027

19 Dicembre 2024

Si è svolta oggi a Roma l’assemblea unitaria di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec sulla presentazione dell’ipotesi di piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Energia e Petrolio del triennio 2025-2027.

Con l’incontro di oggi - aperto da un minuto di silenzio per i morti e i feriti della strage di Calenzano - i tre sindacati di categoria danno il via al percorso democratico di assemblee nei luoghi di lavoro che porterà alla definizione della piattaforma il prossimo 11 febbraio sempre a Roma.

Tra gli elementi che emergono nel documento sindacale, rilevante è il rilancio della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle decisioni della azienda, parte attiva nell’organizzazione del lavoro.

Altro punto qualificante, rivendicato dalle organizzazioni sindacali, è l’avvio di una ricerca congiunta con le controparti datoriali per la determinazione dello stato di salute del sistema classificatorio, alla luce dei cambiamenti dettati dall’innovazione tecnologica, come l’intelligenza artificiale e la transizione digitale ed energetica.

Sulla sicurezza, i sindacati ribadiscono la necessità di passi avanti veri verso il miglioramento della prevenzione, portando dentro al contratto collettivo di lavoro strumenti razionali e innovativi, contenuti in  recenti accordi aziendali. Va inoltre costituito in tutti i luoghi di lavoro il coordinamento degli RLSA/RSU della stazione appaltante e delle imprese terze.

Sulla formazione, dopo l’obiettivo raggiunto già in questa vigenza contrattuale della formazione congiunta, l’impegno è quello di definire un libretto formativo, strumento indispensabile per la certificazione delle competenze.

“Con questa piattaforma vogliamo avviare un percorso che porti, in tempi brevi, alla definizione di un rinnovo contrattuale che dia risposte salariali aderenti ai profitti aziendali e normative adeguate. Sempre in merito alla parte salariale, a partire dal primo gennaio 2025, dovrà essere erogato lo scostamento inflativo definito dalle parti e relativo al biennio 2022-2023. Alla luce delle trasformazioni che il settore sta attraversando, vogliamo essere parte pro attiva del cambiamento, vogliamo rinnovare, ma soprattutto innovare il ccnl. Questo rimane per noi lo strumento più adatto per migliorare le condizioni di chi lavora”. Così le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil al termine dell’assemblea.

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Basta stragi sul lavoro!

Basta stragi sul lavoro!

09 Dicembre 2024

“Basta con le stragi sul lavoro. Non potremo più definirci un paese civile fino a quando non riusciremo ad eliminare questa piaga! Il lavoro deve servire per vivere non per morire, non si può uscire di casa al mattino e non essere certi di tornare la sera” ha detto Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, riguardo la strage di stamane al deposito dell’Eni di Calenzano (Firenze).

“Vanno migliorate le norme sulla sicurezza – ha proseguito - e soprattutto vanno ampliati i controlli e le sanzioni che devono essere durissime per chi non le applica! Vanno assunti migliaia di ispettori e rendere i controlli periodici e non casuali e distanziati da anni, spesso decenni, tra di loro”.

“Le aziende – ha ribadito Falcinelli - che tagliano i costi sulla sicurezza sul lavoro o che non controllano l’applicazione delle norme da parte dei soggetti a cui appaltano le attività devono essere condannate in maniera esemplare. Attendiamo che la magistratura determini la responsabilità di quanto accaduto e vigileremo attentamente sugli sviluppi di questa ennesima strage! Esprimiamo la nostra forte solidarietà alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie. Il governo la smetta di fare propaganda e di raccontare un Paese che non esiste, la realtà la raccontano fatti come quelli di stamattina!”: ha concluso il Segretario Generale della Filctem Cgil.

Comunicato stampa

L'intervista di Marco Falcinelli a Collettiva.it
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