Rinnovo ccnl Gas Acqua 2025-2027. 315 euro la richiesta economica complessiva dei sindacati per il triennio

Ieri pomeriggio a Roma l’assemblea nazionale di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil del contratto nazionale di lavoro del settore Gas acqua ha varato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del ccnl, scaduto il 31 dicembre scorso.

Nel settore operano 45mila addetti in circa 600 aziende e la richiesta economica avanzata dalle tre organizzazioni sindacali è di 315 euro complessivi (TEC) sul parametro di riferimento per il triennio 2025-2027.

La piattaforma sarà immediatamente inviata alle associazioni datoriali di categoria UtilitaliaProxigasAssogasAnfida per iniziare la trattativa di rinnovo il prima possibile.

“La recente intesa raggiunta sull’aggiornamento del sistema classificatorio accompagna questo rinnovo contrattuale con un clima favorevole, per un accordo complessivo che si dovrà raggiungere in tempi rapidi”. Così i segretari nazionali Filctem Cgil Ilvo Sorrentino e Femca Cisl Sebastiano Tripoli e Antonello Assogna, della segreteria nazionale Uiltec Uil.

“Chiediamo nella piattaforma la riduzione dell’orario di lavoro a 38 ore settimanali – continuano - per armonizzare i trattamenti nel settore e conciliare al meglio il rapporto vita lavoro”.

 “Per quanto riguarda gli appalti nel settore, riteniamo necessario un consolidamento delle attività interne ed una riduzione delle esternalizzazioni. Infine, sarà importante consegnare alle lavoratrici e ai lavoratori una risposta salariale adeguata e giusta, capace di recuperare il potere d’acquisto perso” hanno concluso Sorrentino, Tripoli, Assogna.

Ccnl Energia e Petrolio: presentata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo 2025-2027

Si è svolta oggi a Roma l’assemblea unitaria di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec sulla presentazione dell’ipotesi di piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Energia e Petrolio del triennio 2025-2027.

Con l’incontro di oggi - aperto da un minuto di silenzio per i morti e i feriti della strage di Calenzano - i tre sindacati di categoria danno il via al percorso democratico di assemblee nei luoghi di lavoro che porterà alla definizione della piattaforma il prossimo 11 febbraio sempre a Roma.

Tra gli elementi che emergono nel documento sindacale, rilevante è il rilancio della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle decisioni della azienda, parte attiva nell’organizzazione del lavoro.

Altro punto qualificante, rivendicato dalle organizzazioni sindacali, è l’avvio di una ricerca congiunta con le controparti datoriali per la determinazione dello stato di salute del sistema classificatorio, alla luce dei cambiamenti dettati dall’innovazione tecnologica, come l’intelligenza artificiale e la transizione digitale ed energetica.

Sulla sicurezza, i sindacati ribadiscono la necessità di passi avanti veri verso il miglioramento della prevenzione, portando dentro al contratto collettivo di lavoro strumenti razionali e innovativi, contenuti in  recenti accordi aziendali. Va inoltre costituito in tutti i luoghi di lavoro il coordinamento degli RLSA/RSU della stazione appaltante e delle imprese terze.

Sulla formazione, dopo l’obiettivo raggiunto già in questa vigenza contrattuale della formazione congiunta, l’impegno è quello di definire un libretto formativo, strumento indispensabile per la certificazione delle competenze.

Con questa piattaforma vogliamo avviare un percorso che porti, in tempi brevi, alla definizione di un rinnovo contrattuale che dia risposte salariali aderenti ai profitti aziendali e normative adeguate. Sempre in merito alla parte salariale, a partire dal primo gennaio 2025, dovrà essere erogato lo scostamento inflativo definito dalle parti e relativo al biennio 2022-2023. Alla luce delle trasformazioni che il settore sta attraversando, vogliamo essere parte pro attiva del cambiamento, vogliamo rinnovare, ma soprattutto innovare il ccnl. Questo rimane per noi lo strumento più adatto per migliorare le condizioni di chi lavora”. Così le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil al termine dell’assemblea.

Basta stragi sul lavoro!

“Basta con le stragi sul lavoro. Non potremo più definirci un paese civile fino a quando non riusciremo ad eliminare questa piaga! Il lavoro deve servire per vivere non per morire, non si può uscire di casa al mattino e non essere certi di tornare la sera” ha detto Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, riguardo la strage di stamane al deposito dell’Eni di Calenzano (Firenze).

“Vanno migliorate le norme sulla sicurezza – ha proseguito - e soprattutto vanno ampliati i controlli e le sanzioni che devono essere durissime per chi non le applica! Vanno assunti migliaia di ispettori e rendere i controlli periodici e non casuali e distanziati da anni, spesso decenni, tra di loro”.

“Le aziende – ha ribadito Falcinelli - che tagliano i costi sulla sicurezza sul lavoro o che non controllano l’applicazione delle norme da parte dei soggetti a cui appaltano le attività devono essere condannate in maniera esemplare. Attendiamo che la magistratura determini la responsabilità di quanto accaduto e vigileremo attentamente sugli sviluppi di questa ennesima strage! Esprimiamo la nostra forte solidarietà alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie. Il governo la smetta di fare propaganda e di raccontare un Paese che non esiste, la realtà la raccontano fatti come quelli di stamattina!”: ha concluso il Segretario Generale della Filctem Cgil.

Comunicato stampa

L'intervista di Marco Falcinelli a Collettiva.it

Ipotesi di accordo rinnovo CCNL Tessile, Abbigliamento e Moda: presentato il rinnovo alla Casa della Cultura

Ieri mattina abbiamo incontrato le delegate e i delegati del settore tessile, abbigliamento e moda per discutere dell’ipotesi di accordo del contratto nazionale.
Una giornata intensa, piena di spunti e considerazioni importanti che ha visto apprezzamento e soddisfazione sia per quanto riguarda la parte normativa sia per quella salariale.
Ora la parola passa nei luoghi di lavoro per l’approvazione definitiva.

Automotive: il settore funziona col nostro lavoro

“In Italia le lavoratrici e i lavoratori della componentistica non
meccanica legata alla filiera industriale dell’automotive sono
45mila, ad essi vengono applicati i contratti collettivi nazionali di
lavoro, ed esattamente per l’85% il CCNL Gomma plastica Industria
e per il 15% i CCNL SMI, Pelli e Cuoio, Vetro, Chimica, Gomma
plastica Confapi” affermano Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil in una
nota unitaria in cui proclamano, per il 25 ottobre, uno sciopero
nazionale di 8 ore.
“È fortissima – proseguono i sindacati - la preoccupazione per la
profonda crisi che sta colpendo il settore, in particolare rispetto alle
aziende che lavorano prevalentemente per Stellantis. Quest’ultima
sta chiedendo alla prima fascia di fornitori di delocalizzare le
produzioni in Marocco e Tunisia, dopo che negli anni scorsi sono stati
progressivamente spostati volumi nell’Est Europa”.
“Migliaia di lavoratrici e lavoratori convivono oggi con un basso
reddito, a causa dei licenziamenti e di un utilizzo massiccio di
ammortizzatori sociali, in molti casi in esaurimento. Su di loro
grava un’enorme incertezza per il futuro occupazionale e familiare.
Per questo motivo indiciamo la mobilitazione delle lavoratrici e dei
lavoratori della filiera dell’auto, proclamando 8 ore di sciopero per il
giorno 25 ottobre 2024” concludono Filctem, Femca, Uiltec.

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