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12 dicembre SCIOPERO GENERALE

12 dicembre SCIOPERO GENERALE

10 Dicembre 2025

LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO GENERALE

A Milano concentramento a Porta Genova alle ore 9.00
Il corteo si dirigerà a Piazza della Scala, dove interverranno delegate e delegati, i segretari generali di CGIL Milano e Cgil Lodi Luca Stanzione ed Eliana Schiadà. Chiude Michele De Palma, segretario generale Fiom nazionale.

PER AUMENTARE SALARI E PENSIONI

  • Per fermare l’innalzamento dell’età pensionabile
  • Per dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione
  • Per contrastare la precarietà
  • Per vere politiche industriali e del terziario
  • Per una riforma fiscale equa e progressiva

LAVORATORI E PENSIONATI HANNO PAGATO 25 MILIARDI DI TASSE IN PIÙ

Lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati si sono trovati negli ultimi tre anni a pagare 25 miliardi di tasse in più a causa del drenaggio fiscale conseguente alla mancata indicizzazione dell’Irpef.
Si va dai 700 euro di perdita netta per un reddito da 20.000 euro, ai 2.000 euro di perdita per un reddito da 35.000.
Questa clamorosa ingiustizia fiscale penalizza i soli redditi fissi (non chi è in flat tax, non le rendite, non i profitti). È un meccanismo che va assolutamente fermato.

SANITÀ, ISTRUZIONE, NON AUTOSUFFICIENZA, CASA E SICUREZZA SEMPRE PIÙ TRASCURATE

Questo maggior gettito, inoltre, non è stato neppure destinato dal governo alla spesa sociale. Si pensi alla sanità pubblica: con questa manovra il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale in rapporto al Pil scenderà nel 2028 sotto il 6%, il livello più basso degli ultimi decenni. Già oggi quasi 6 milioni di persone rinunciano a curarsi, e la spesa sanitaria privata a carico delle famiglie vale ogni anno oltre 43 miliardi di euro.
Non ci sono risorse adeguate per la sanità, per le scuole, per  l’assistenza agli anziani, per garantire il diritto alla casa, per migliorare il trasporto pubblico, per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, che infatti continuano a morire come e più di prima. Per acquistare le armi, però, i soldi si trovano, e li si prende pure a debito.

PENSIONI: VIENE PEGGIORATA LA LEGGE FORNERO!

Le politiche di austerità riguardano anche la previdenza, con un ulteriore aumento dell’età pensionabile, che colpirà il 99% delle lavoratrici e dei lavoratori, e con l’azzeramento di ogni forma di flessibilità in uscita (comprese le già insufficienti “opzione donna” e “quote varie”). Sulle pensioni, Meloni e Salvini sono riusciti a fare peggio di Monti e Fornero.

SEMPRE PIÙ GIOVANI FUGGONO DALL’ITALIA

Le condizioni in cui versa il Paese peggiorano di giorno in giorno: la crescita è allo “zero virgola”, ormai prossima alla recessione; il processo di deindustrializzazione prosegue ormai da tre anni; l’occupazione  cresce solo per gli over 50, mentre si contrae ed è sempre più precaria per le nuove generazioni, con centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi che fuggono dall’Italia alla ricerca di un lavoro dignitoso e di una vita migliore. Questa è la situazione reale del Paese, che il Governo non fa assolutamente nulla per affrontare.

GLI OBIETTIVI DELLO SCIOPERO GENERALE

Lo sciopero generale ha due obiettivi: sostenere le categorie in tutte le vertenze aperte con le controparti per il rinnovo dei contratti scaduti, perché i salari vanno alzati innanzitutto con la contrattazione; lanciare una vera e propria vertenza – tutta di merito – nei confronti del Governo, per cambiare la Manovra di Bilancio sulla base delle nostre richieste.

COSA CHIEDIAMO

  • la restituzione del fiscal drag e la sua neutralizzazione per il futuro;
  • il rinnovo di tutti i contratti nazionali di lavoro privati e risorse aggiuntive per i Ccnl pubblici per difendere e rafforzare il potere d’acquisto, cui affiancare una vera detassazione degli incrementi per tutte e tutti;
  • il rafforzamento e l’estensione della quattordicesima per pensionate e pensionati;
  • il blocco dell’aumento automatico dell’età pensionabile per tutte e tutti, una maggiore flessibilità in uscita e una pensione contributiva di garanzia per precari e discontinui;
  • vere politiche industriali per i settori manifatturieri e per i servizi, per innovare il nostro sistema produttivo, governare la transizione
  • ambientale e digitale, difendere l’occupazione e creare nuovo lavoro di qualità;
  • la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, anche cambiando il sistema degli appalti;
  • il contrasto alla precarietà e al lavoro povero, nero e sommerso;
  • il rafforzamento del sistema pubblico dei servizi: sanità, istruzione e ricerca, non autosufficienza, emergenza casa, diritto allo studio, trasporto pubblico;
  • risorse per le riforme della non autosufficienza, disabilità e assistenza territoriale, e politiche a sostegno della genitorialità;
  • un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni del lavoro precario nei settori pubblici;
  • investimenti e misure per eliminare i divari di genere occupazionali e salariali;
  • una vera strategia per il rilancio del Mezzogiorno.

PRENDIAMO I SOLDI DOVE SONO E DICIAMO NO ALLA FOLLE CORSA AL RIARMO

Per fare tutto questo ci sono due precondizioni.
La prima: andare a prendere i soldi dove sono (profitti, extra profitti, grandi ricchezze, evasione fiscale), anche chiedendo un contributo di solidarietà all’1% della popolazione più ricca, per finanziare politiche a beneficio del restante 99%. La nostra proposta garantirebbe 26 miliardi all’anno in più, per finanziare tutto ciò che rivendichiamo, a partire dalla sanità.
La seconda: rinunciare alla folle corsa al riarmo, che mira a convertire la nostra e quella europea in un’economia di guerra, e che sottrarrà un’ingentissima mole di risorse alle vere priorità economiche e sociali del Paese. Solo per l’Italia, parliamo di quasi 1.000 miliardi di euro, se si vuole davvero raggiungere il 5% del Pil entro il 2035

SCIOPERO GENERALE DEL 12 DICEMBRE 2025, LE CATEGORIE COINVOLTE

L’astensione avrà una durata pari all’intera giornata di lavoro per tutti i settori pubblici e privati anche in appalto e strumentali. Nei settori e comparti tenuti al rispetto della Legge n. 146/90 saranno garantite le prestazioni indispensabili, in osservanza delle regolamentazioni di settore.

Trasporto ferroviario: articolazione oraria dello sciopero dalle ore 00.01 del 12/12/2025 alle ore 21 del 12/12/2025.

Vigili del Fuoco: sciopero di 4 ore (senza decurtazione). Per il personale turnista, dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Intera giornata per il personale giornaliero ed amministrativo.

L’astensione dal lavoro riguarda anche il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali.

Sono esentati dall’adesione allo sciopero generale nazionale l’igiene ambientale, il personale del Ministero della Giustizia, il personale ATAC S.p.A., esentato per intero il trasporto aereo.

LE PRESENZE DELLA SEGRETERIA NAZIONALE NELLE PIAZZE 

In occasione della giornata di sciopero proclamata dalla Confederazione per l'intera giornata il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sarà a Firenze, concentramento in Piazza Santa Maria Novella, ore 9.00, comizio conclusivo in Piazza del Carmine. Anche la segreteria confederale sarà presente in diverse piazze: Giuseppe Gesmundo sarà a Genova, concentramento presso la Stazione Marittima, ore 9.00, a seguire corteo cittadino e comizio conclusivo davanti alla Prefettura in Largo Lanfranco; Lara Ghiglione sarà a Ferrara, appuntamento in piazzale Medaglie d'oro (Prospettiva), ore 9.30; Luigi Giove sarà a Napoli, concentramento in piazza del Gesù, ore 9.00, comizio conclusivo in piazza Municipio;Daniela Barbaresi sarà a Cagliari, manifestazione in Piazza del Carmine, ore 10.00; Christian Ferrari sarà a Bari, concentramento in Piazza Massari, ore 9.30, comizio conclusivo in Piazza Libertà; Maria Grazia Gabrielli sarà ad Ancona, concentramento in Piazza del Crocifisso, ore 10.00, corteo e comizio conclusivo in Piazza del Papa; Francesca Re David sarà a Brescia, concentramento presso la Fermata metro San Faustino, ore 9.00, corteo e comizio conclusivo in Piazza Paolo VI. 
→ Manifestazioni in tutta Italia contro una Legge di Bilancio ingiusta

 

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In 200.000 a Roma con la Cgil per un’altra idea di Paese

In 200.000 a Roma con la Cgil per un’altra idea di Paese

28 Ottobre 2025

Grandissima partecipazione per la manifestazione nazionale del sindacato. Landini dal palco: “C’è una domanda di futuro e di libertà che cresce. Non ci fermeremo”

 

Grandissima partecipazione in piazza San Giovanni a Roma per la manifestazione nazionale “Democrazia al lavoro” organizzata dalla Cgil. 200.000 persone hanno sfilato per le strade di Roma per chiedere democrazia, dignità e diritti per lavoro e pensioni. Sul palco si sono susseguite le testimonianze di lavoratori dei vari settori e di esponenti del mondo delle associazioni.

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, nel suo intervento, ha subito richiamato l’attenzione sul ruolo del sindacato e delle piazze come luoghi di partecipazione democratica. “Ci sono cose nuove che vengono dal basso, dal popolo, e c’è chi non le vuole vedere - ha detto - anzi, c’è chi demonizza chi scende in piazza perché ha paura della democrazia.”

Landini ha parlato di una “domanda di futuro e di libertà che cresce”, una spinta che - ha sottolineato - impegna tutti a diventare costruttori di solidarietà contro “l’indifferenza strutturale alimentata da una globalizzazione che ha sostituito la politica con il capitalismo”. La forza delle piazze, ha aggiunto, è proprio quella di “rimettere al centro il lavoro e la persona”.

Il segretario ha poi ricordato che lo sviluppo economico non può essere disgiunto dalla qualità del lavoro, evidenziando come la maggior parte delle morti sul lavoro avvenga tra lavoratori in appalto o precari, privi di diritti e tutele. “Se vogliamo davvero far crescere il Paese – ha poi affermato - bisogna cancellare i contratti pirata, combattere il lavoro nero e il caporalato. Gli imprenditori seri devono schierarsi con noi contro chi sfrutta.”

Landini ha anche sfidato le controparti a rinnovare i contratti collettivi, in particolare quelli dei metalmeccanici e delle telecomunicazioni, e ad aumentare i salari, ribadendo la necessità di una legge sulla rappresentanza per garantire regole chiare e trasparenti.

Ha poi criticato duramente la manovra di bilancio 2026, definendola “una finanziaria che rischia di fare danni” e accusando il governo di “raccontare bugie”. Ha segnalato in particolare i tagli alla cultura, al cinema e allo spettacolo e la mancanza di risorse per gli investimenti pubblici.

In questo Paese – ha concluso – c’è una maggioranza di persone che non si sente ascoltata, ma è quella parte della cittadinanza che tiene insieme l’Italia e si è rotta le scatole. Avanziamo le nostre proposte, anche alle altre organizzazioni sindacali. E se non ci ascolteranno siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”.

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Gaza brucia: fermiamo la distruzione della Palestina

Gaza brucia: fermiamo la distruzione della Palestina

16 Settembre 2025
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Rinnovo CCNL Gomma Plastica industria, ecco l'ipotesi piattaforma

Rinnovo CCNL Gomma Plastica industria, ecco l'ipotesi piattaforma

13 Settembre 2025

Relazioni industriali meno conflittuali e valorizzazione del confronto e del dialogo; estensione e rafforzamento della contrattazione di secondo livello; formazione e competenze e rafforzamento dell'organismo bilaterale nazionale; salute, sicurezza e ambiente con più centralità nel sistema complessivo delle relazioni industriali.

E poi mercato del lavoro e diritti, appalti e orario di lavoro, sviluppo delle competenze e diritti individuali; per arrivare a una rivendizicazione salariale, per il prossimo triennio 2026/2028, di 235 euro a livello F e più qualità e sostanza al Welfare contrattuale.

La palla passa adesso alle assemblee di lavoratrici e lavoratori per la ratifica della piattaforma per poi iniziare la discussione con la controparte datoriale.

#RinnovoCCNL #Gommaplasticaindustria #FilctemCgilMilano #dallapartedilavoratricielavoratori

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Moda a Milano: firmato un protocollo per legalità e diritti nella filiera produttiva.

Moda a Milano: firmato un protocollo per legalità e diritti nella filiera produttiva.

27 Maggio 2025
Moda a Milano: firmato un protocollo per legalità e diritti nella filiera produttiva.
Dietro l’eccellenza del made in Italy si nascondono troppo spesso sfruttamento, appalti al ribasso, lavoro nero e scarsa sicurezza. Ma oggi qualcosa cambia.
Insieme alla Prefettura di Milano, enti ispettivi, forze dell’ordine e parti sociali, abbiamo firmato un Protocollo d’intesa per garantire:
✔️ più controlli e trasparenza lungo tutta la filiera
✔️ l’applicazione dei contratti collettivi nazionali
✔️ la tracciabilità degli appalti
Un ruolo chiave sarà svolto dalla piattaforma di filiera, uno strumento per monitorare, incrociare dati e far emergere le zone grigie dell’illegalità.
“Serve una filiera pulita – dichiarano CGIL e Filctem Milano - dove i diritti non si perdano nei passaggi tra committente e subfornitore. Continueremo a monitorare, denunciare e contrattare.”
Una moda giusta è possibile. E passa dalla legalità, dal rispetto e dalla dignità di chi lavora.
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Intesa sul Ccnl Gas-Acqua 2025-2027: 282 euro complessivi nel triennio

Intesa sul Ccnl Gas-Acqua 2025-2027: 282 euro complessivi nel triennio

08 Maggio 2025

Intesa sul Ccnl Gas-Acqua 2025-2027: 282 euro complessivi nel triennio e riduzione dell'orario di lavoro nel rinnovo contrattuale

Oggi a Roma tra la delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le rappresentanze delle associazioni datoriali di ANFIDA, PROXIGAS, ASSOGAS e UTILITALIA è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Gas-Acqua - scaduto lo scorso 31 dicembre - che occupa quasi 50mila addetti in quasi 600 imprese in Italia. L’intesa che avrà vigenza per il triennio 2025-2027 dovrà ora essere votata dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle assemblee nei luoghi di lavoro.

Sindacati

“C’è soddisfazione per questa intesa, l’aumento salariale recupera il divario inflativo degli ultimi anni, restituendo potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori del settore. Sul piano normativo, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario è una conquista reale per tutti, nella speranza che le già buone relazioni industriali possano portare a sempre maggiori benefici per il settore”. Così i tre segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras alla firma dell’ipotesi di accordo.

Per quanto riguarda la parte economica

L’aumento sui minimi tabellari (TEM) si attesta a 260 euro nel triennio con la seguente ripartizione: 90 euro dal primo luglio 2025; 60 euro dal primo luglio 2026; 60 euro dal primo luglio 2027; 50 euro dal primo ottobre 2027.

A questo si aggiungono altre componenti economiche per un aumento salariale complessivo (TEC) di 282 euro come di seguito si specifica: 15 euro mensili sulla produttività per gli anni 2026, 2027; 4 euro mensili sulla previdenza complementare dal 01/01/2026; 2 euro mensili sull’assistenza sanitaria integrativa dal 01/01/2026; 1 euro mensili sull’assicurazione premorienza e invalidità permanente; 230 euro di una tantum che verrà erogata con le competenze di luglio 2025.

Parte normativa

L’intesa comprende anche alcuni avanzamenti sulla parte normativa che oltre a rappresentare un indubbio valore politico contengono al contempo un valore economico chiaramente quantificabile: l’aumento dell’indennità giornaliera della reperibilità di 2 euro produce un vantaggio medio mensile di 5 euro; la riduzione dell’orario settimanale di lavoro da 38 ore e 30 min a 38 ore per tutti i lavoratori è quantificabile in un vantaggio medio di 17 euro mensili; il riconoscimento del riposo fisiologico per le ore straordinarie notturne integralmente retribuito ha un valore medio di 8 euro mensili.

Oltre a quanto sopra, meritano particolare attenzione altri miglioramenti normativi che qualificano ulteriormente l’intesa raggiunta:

  • la definizione del valore punto, (25 euro) elemento imprescindibile per la valutazione economica dei prossimi rinnovi contrattuali;
  • l’aumento delle ore di agibilità sindacale per tutti gli RLSA;
  • l’aggiornamento della normativa sulla malattia e comporto che definisce e sancisce garanzie aggiuntive per le disabilità e le malattie gravi, lasciando comunque alle Parti la possibilità di affrontare a livello aziendale ulteriori casi di particolare rilevanza;
  • l’estensione della copertura legale a carico aziendale a tutto il personale soggetto a ruoli che comportino responsabilità particolari. Condizione che fino ad oggi era prevista solo per le aree direttive;
  • l’aumento a dodici mesi di aspettativa retribuita per le donne vittime di violenza di genere;
  • la possibilità di richiedere un confronto preventivo a livello aziendale sugli effetti dell’introduzione dell’IA nell’organizzazione del lavoro;
  • l’obbligo della certificazione della rappresentanza in ogni azienda in cui si applica il presente contratto.

Infine, ma di assoluta rilevanza, la risoluzione di un impegno contrattuale più volte rimandato in passato: l’accordo di ridefinizione dell’impianto classificatorio con l’introduzione di un meccanismo di crescita professionale non solamente legato all’aumento del livello di responsabilità. L’intesa preveda che possano essere premianti anche elementi distintivi oggettivi che denotino la proattività, la polivalenza e l’esperienza di ogni lavoratrice e di ogni lavoratore.

Comunicato stampa

 

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La partita del Quorum

La partita del Quorum

07 Aprile 2025

A Linate una sfida simbolica e sportiva tra squadre di sindacaliste-calciatrici, organizzata per lanciare un messaggio chiaro in vista dei referendum dell’8 e 9 giugno.

Non è stato solo un match di calcio, ma un messaggio lanciato dritto in porta contro l’apatia e l’astensione. Sul campo di Linate, tra atterraggi di aerei, cori e risate, si è giocata la prima “Partita del Quorum”, un’iniziativa promossa da Cgil e Filctem nazionale insieme a Cgil e Filctem Milano, che ha messo in rete sport, sindacato e partecipazione democratica.lg.php.gif

A sfidarsi, in un clima di entusiasmo e impegno, le squadre femminili della Dynamo Filctem, padrone di casa, e della formazione mista Roma-Lazio-Sicilia. Due nomi, tre territori, un’unica causa: mobilitare energie e coscienze in vista dei referendum dell’8 e 9 giugno.

Il calcio d’inizio lo ha dato Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil, che dalla panchina ha sostenuto le sue compagne con la grinta di chi crede nel potere della partecipazione. Le padrone di casa hanno dominato la partita, ma le ospiti non si sono mai arrese, dando prova di tenacia e spirito combattivo, come ogni sindacalista sa fare.lg.php.gif

Ma a vincere è stato soprattutto il fair-play. La gara, arbitrata dal segretario generale della Filctem Milano, Fabio Amodio, si è conclusa tra sorrisi, abbracci e un grido condiviso: “Raggiungiamo il quorum!”. Dietro le quinte e in campo, il lavoro prezioso di Elena Petrosino, della segreteria nazionale Filctem-Cgil, insieme a Diana Agostinello, Cgil Roma e Lazio, ed Elvira Morana, Cgil Sicilia, che hanno coordinato le squadre.

Un gesto sportivo, ma anche una sfida simbolica alla rassegnazione, a quell’inazione che da troppo tempo gonfia le file degli astenuti. L’8 e 9 giugno, con il voto ai 5 referendum, infatti, si potrà cambiare in meglio la nostra condizione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla precarietà, sui licenziamenti ingiusti e sulla cittadinanza negata.

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Chimico Farmaceutico, iniziate le trattative per il rinnovo del contratto.

Chimico Farmaceutico, iniziate le trattative per il rinnovo del contratto.

02 Aprile 2025

“Il rinnovo del ccnl chimico – farmaceutico deve essere una risposta agli effetti dell’instabilità geopolitica e delle indecisioni europee che gravano sul settore. Insieme alle parti datoriali abbiamo la responsabilità di restituire adeguato potere d’acquisto ai salari delle lavoratrici e dei lavoratori. Confidiamo nelle consolidate relazioni industriali costruite in questi anni per giungere a una rapida conclusione della trattativa, nell’interesse degli addetti e del sistema produttivo”. Così i Segretari Generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras, intervenuti oggi a Roma all’apertura del negoziato con le rappresentanze di Federchimica e Farmindustria per il contratto nazionale di lavoro luglio 2025 - giugno 2028.

“Il futuro del lavoro in questo settore – concludono i segretari generali nazionali - dovrà necessariamente guardare alla formazione continua, all’innovazione, alla digitalizzazione e allo sviluppo di competenze, anche rispetto al sempre maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale, per evitare ricadute sociali sui lavoratori. Dal punto di vista produttivo, la trasformazione dei mercati incide profondamente in ambito nazionale. Gli Stati Uniti, per esempio, che stasera annunceranno i loro dazi, hanno incrementato gli investimenti nel settore incentivando le aziende a rientrare negli USA e danneggiando il nostro sviluppo industriale. Mancano politiche a sostegno della ricerca e dell’innovazione e in generale a favore dei settori della chimica e della farmaceutica, sia a livello italiano che europeo”.

Il prossimo incontro tra le delegazioni si svolgerà a Roma lunedì 14 aprile.

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LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLA MAIMERI SCIOPERANO PER DIFENDERE IL LORO FUTURO.

LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLA MAIMERI SCIOPERANO PER DIFENDERE IL LORO FUTURO.

25 Marzo 2025
LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLA MAIMERI SCIOPERANO PER DIFENDERE IL LORO FUTURO.
 
Le organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL Milano, FEMCA CISL Milano, insieme alla RSU e a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Maimeri, proclamano lo stato di agitazione e indicono uno sciopero per giovedì 27 marzo 2025, con un presidio dalle ore 10.00 alle ore 12.00 davanti alla sede aziendale in via Gianni Maimeri, Mediglia (MI).
 
La storica azienda Maimeri, fondata nel 1923 e simbolo dell’eccellenza italiana nella produzione di colori e vernici per Belle Arti, ha annunciato che entro pochi mesi deciderà se mantenere attivo o chiudere il sito produttivo italiano.
 
Durante l’incontro sindacale del 13 marzo 2025, la direzione ha confermato le difficoltà economiche che l’azienda sta attraversando, imputandole principalmente alla pressione della concorrenza extra-UE, ai costi doganali imposti in alcuni mercati internazionali e al generale rallentamento economico globale.
La proprietà – FILA (Fabbrica Italiana Lapis ed Affini), che dal 2014 detiene il 51% delle quote – sta valutando l’ipotesi di delocalizzare la produzione nel Regno Unito, mantenendo in Italia solo il marchio Maimeri. Questo significherebbe la perdita di un altro presidio industriale italiano e di 43 posti di lavoro qualificati, oltre a un colpo pesante all’intero territorio di Mediglia.
 
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono risposte chiare, un piano industriale solido e investimenti certi per salvaguardare l’occupazione, la storia e il valore di un marchio che rappresenta il Made in Italy nel mondo.
 
Non possiamo accettare l’ennesima delocalizzazione. Non possiamo perdere altre competenze, professionalità e storie di lavoro.
Le organizzazioni sindacali invitano istituzioni, cittadinanza e mondo della cultura a unirsi alla mobilitazione per difendere insieme il futuro della Maimeri e di chi ogni giorno contribuisce a renderla un’eccellenza.
⸻
📍 Presidio:
📅 Giovedì 27 marzo 2025
🕙 Ore 10.00 – 12.00
📍 Via Gianni Maimeri – Mediglia (MI)
 
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